Patapan
 

Ce l'ho ancora sulla pelle
quell'odore di colline
sono lucine o sono stelle
quelle cose dove la campagna ha fine
ti ricordi pā
mi tiravi per la mano
sul tuo passo pių costante
tu un gigante e io un nano
mentre davi un nome agli alberi e alle piante

e raccontavi fatti
e misteri di laggių
cosė per lunghi tratti
e se non ce la faccio pių
tu mi trovavi un legno
e io ci montavo su
con quel cavallo e un regno e uno schiocco
e patapān

al galoppo e all'avventura
sotto a quel tuo naso grosso
messo come prua e non avevo mai paura
dentro la tua scia ti stavo sempre addosso

e nella sera chiara
da lontano l'armonia
di un suono di fanfara
di un tam tam di prateria
e le tue braccia forti
che indicavano la via
ai miei ginocchi storti e agli occhi e patapān

ciao pa'
ma quante strade di sentieri bianchi
e quante ancora e ancora no non siamo stanchi
lo vedi come corro cosė veloce
dietro al tuo fischio e quella voce
se resti indietro aspetto sotto la croce
e scoppia il petto e in coppia
andiamo avanti e patapān

e sul ciglio di un burrone
tu facevi quella finta
di una spinta in gių e io ridevo col fiatone
e mi alzavi su nella camicia stinta

e ti sentivo dire
di chi c'č e chi non c'č pių
e non poter capire
perchč non č come un tram
su cui chi si vuol bene
sale e viaggia e scende gių
ma tutti quanti assieme per sempre patapān

ciao pa'
cosė hai saltato gių e ora sei in volo
ti sei fermato un giorno e io corro solo
perchč non m'hai aspettato e stai lontano
e non mi prendi pių per la mano
che senza un legno adesso un po' pių piano
vado e spesso cado
ma andiamo avanti

ciao pa'
ma dimmi dove č che stiamo andando
e questa vita dove mai ci sta portando
non era questo il mondo che volevamo
e non č il cielo che sognavamo
non č quel tempo č adesso
in cui dobbiamo stare
e lo stesso andare
e andiamo avanti e patapān

[Indietro]

Release date - 23 Maggio 2003
Etichetta -
Columbia Sony Music