Sirene di navi urlavano al vento
la radio passava le pubblicità
le labbra accostate ancora una volta
ed una carezza ancora
un filo di sole entrò nella stanza
sulla poltrona i nostri paltò
parole inghiottite e sguardi bambini
e come poterti dire che tu eri
più del vino più del pane più
della pelle delle ossa più
più dei sassi più dell'erba più
più di tanto più di tutto più
più del porto più dei teli più
dell'inverno dell'estate più
dei cavalli del cortile più
un pò di più
una madonnina fosforescente
e dei fiori finti sopra il comò
cercavi i collant distratta e indolente
e un giorno di più allo specchio
il frigo russava dalla cucina
e tu canticchiavi facendo il caffè
la tristezza lunga della mattina
e come gridarti amore che tu eri
più del caldo più del letto più
dei capelli delle mani più
più del pianto di un sorriso più
più di cento più di mille più
più dei soldi più dell'oro più
della piazza delle giostre più
più di un mese più di un anno più
un pò di più
sirene di navi urlavano al vento
tu eri un pò di più... più
più del grano più del fieno più
più dell'aria più dell'acqua più
più del cane del maglione più...